“Mariani Simone”
Le attività di un’azienda agricola sono svariate e impegnano me e la mia famiglia per l’intero arco dell’anno, ognuno ha le sue mansioni ed è difficile ritrovarsi tutti insieme a parlare!
In autunno però capita spesso che, soprattutto quando piove, ci ritroviamo tutti intorno ad un tavolo, io, mia moglie, i miei nonni Guido ed Elmina (entrambi ultraottantenni!) e i miei figli, per la selezione manuale del Fagiolo di Sorana o delle castagne secche prima di portarle al molino per la macinatura.
Proprio in questi momenti mi capita spesso di fare ai miei nonni questa domanda:” Nonna (o Nonno), dov’eri a quest’ora quaranta/cinquanta/sessanta anni fa?”
Ecco, questo piccolo quesito basta a dar loro il via (o il la, come si dice da noi) perché dopo pochi secondi di riflessione iniziano con il loro ricordi che a volte durano tutta la giornata e che permettono anche a noi di fare un tuffo nel passato. I loro racconti hanno un fascino incredibile e se non fosse perché me li raccontano loro forse stenterei a crederci……sembrano così lontani!!!!
Spesso mi raccontano che, anche loro pur avendo la casa e i terreni in collina, andavano a coltivare gli ortaggi che avevano bisogno di molta acqua, come i pomodori, le zucche, i piselli, i fagioli, lungo il fiume solo ed esclusivamente perché era più facile reperire l’acqua per irrigarli.Nei campi vicino a casa (in poggio) invece seminavano i ceci, il grano, le patate che avevano meno bisogno di acqua.
A quei tempi, infatti, parlo degli anni successivi alla Seconda Guerra mondiale, a Sorana non venivano usati i tubi di plastica per la canalizzazione dell’acqua così come non esistevano le vasche di raccolta.
Nel 1960 mio nonno, armato di carretta e con il solo aiuto di un mulo, costruì una vasca per il recupero delle acque di polle naturali e dei fossi, che poi incanalava per irrigare i campi in modo da poter coltivare ed irrigare gli ortaggi in poggio evitando così di dover camminare a lungo per raggiungere i campi lungo il fiume.
Quello che per me oggi sembra una cosa scontata, naturale e cioè aprire un rubinetto e portare l’acqua dove voglio con una gomma, all’ora non lo era affatto. Oggi io uso ancora quella vasca per irrigare i miei fagioli con acqua pura di sorgente che io addirittura bevo quando in estate nel campo è un caldo irresistibile. |